Human Cities/SMOTIES
05 luglio 2024 — 5 minuti di lettura
Human Cities / SMOTIES: Creative works with small and remote places è un progetto di ricerca cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Creative Europe. Il progetto coinvolge istituzioni, associazioni e la cittadinanza di dieci luoghi Europei piccoli e remoti, depositari di una cultura materiale e immateriale poco conosciuta e che rischia di essere dimenticata.
Questo progetto fa parte di Human Cities, una piattaforma interdisciplinare fondata nel 2006 e composta da una rete di partner europei. Human Cities esplora nuove modalità di progettazione degli spazi pubblici e dei servizi territoriali attraverso la partecipazione attiva dei residenti e degli attori locali.
Con il POLIMI DESIS Lab — gruppo di ricerca del Dipartimento di Design — nel ruolo di coordinatore, la rete è costituita da 10 partners, hub della creatività in 10 città europee:
Ricercatori, ricercatrici e designers della rete SMOTIES hanno collaborato con le comunità locali dei dieci luoghi piccoli e remoti. Gli abitanti, le associazioni e le amministrazioni locali hanno progettato congiuntamente spazi e servizi pubblici innovativi e strategie inclusive, mirate a valorizzare le specificità del territorio. Queste iniziative hanno puntato a rendere queste aree più attrattive, stimolare l'economia locale e rafforzarne l'identità culturale.
Workshop di co-creazione per la progettazione del Giardino di Via Roma ad Albugnano (AT), giugno 2023 ©Polimi DESIS Lab
In questo quadro, il Dipartimento di Design ha collaborato con attori del territorio del Basso Monferrato per valorizzare al meglio le peculiarità enogastronomiche, storico-artistiche, turistico-ricettive e per favorire la co-creazione di spazi e servizi condivisi. Il progetto, iniziato nel novembre 2020, agirà fino a ottobre 2024 con una serie di attività quali: ascolto del territorio, laboratori di co-progettazione e prototipazione partecipata, seminari, e azioni di comunicazione in contesto internazionale.
Tutto questo è possibile grazie al supporto di un gruppo ampio composto da studenti, professori, ricercatori, tirocinanti, e alla collaborazione di cittadini e rappresentanti del territorio locale (associazioni, amministrazioni pubbliche, gruppi informali, realtà imprenditoriali) che possono beneficiare di risorse umane, personale e budget dedicato per portare azioni sul territorio e inserirle in un circuito europeo.
La vista sul Basso Monferrato ©Polimi DESIS Lab
Abbazia di Vezzolano ©Polimi DESIS Lab
Albugnano è un paese di circa 500 abitanti situato nel Basso Monferrato, in Piemonte, tra le città di Torino, Alessandria e Asti. Il territorio è un misto di colline e pianure, caratterizzato da coltivazioni di vino e riso, castelli e borghi, con un potenziale molto elevato ma spesso poco espresso.
In quest'area è presente un significativo patrimonio storico e culturale di epoca romanica, con un'alta concentrazione di chiese e cappelle, come l'Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, inserita nella “TRANSROMANICA”, uno degli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa. La forte predominanza territoriale di aree verdi e non antropizzate è accostata a campi coltivati e vigneti. Il settore vitivinicolo è uno dei motori del settore gastronomico complementare e dei prodotti tipici, nonché una risorsa influente per lo sviluppo del settore commerciale e turistico. La vicinanza ai centri urbani è vista come un'opportunità: stimola le comunità locali a migliorare la qualità della vita attraverso l'offerta di servizi metropolitani e attrae i turisti grazie al suo variegato patrimonio storico, religioso, culturale, naturale e gastronomico.
Il territorio è stato quindi un terreno fertile per la progettazione partecipata di scenari futuri e soluzioni progettuali per supportare il territorio:
Dialogo con i cittadini presso il Giardino di Via Roma, luglio 2023 ©Polimi DESIS Lab
Workshop di co-progettazione con studenti di design e cittadini presso l'azienda agricola etica e biologica Cà Mariuccia ad Albugnano, aprile 2022 ©Polimi DESIS Lab
A conclusione delle attività di ricerca e co-progettazione svolte ad Albugnano nel corso dei quattro anni del progetto, il Dipartimento di Design ha realizzato una serie di interventi progettuali su una rete di 8 luoghi chiave siti nel paese di Albugnano.
Il progetto “Citofonare Albugnano” nasce dalle idee sviluppate insieme alla cittadinanza e si propone di valorizzare la memoria locale e rigenerare spazi di condivisione, in modo da promuovere le eccellenze culturali, creative ed enogastronomiche del territorio e favorire la partecipazione alla vita della comunità locale.
La strategia progettuale è concretizzata in un sistema di interventi sugli spazi pubblici del luogo, tramite strutture leggere e arredi urbani che permettano di valorizzare le attività e gli usi esistenti, e di stimolare la creazione di nuove iniziative e utilizzi dello spazio condiviso. Gli interventi diffusi mirano a creare una sinergia tra Piazza Cavalier Serra, Giardino di via Roma, Biblioteca Comunale, Belvedere Motta, Pro Loco, l’Enoteca Regionale di Albugnano, l’Antica Canonica rendendo gli spazi accessibili sia per attività organizzate che spontanee, creando tramite degli elementi di segnaletica un racconto delle storie locali e delle memorie raccolte in questi mesi dalla voce della cittadinanza.
Nel dettaglio, i pannelli comunicativi – il cui impianto grafico richiama ai colori chiave del territorio – contengono: una mappa che orienta verso tutti i luoghi dell’itinerario; informazioni chiave per l’utilizzo e accesso degli spazi, orari di apertura, contatti di riferimento e rimando tramite QR code al sito del Comune con informazioni aggiuntive; dati e fotografie storiche; storie e racconti dei cittadini legati ai loro ricordi in questi luoghi, e curiosità. Completano l’opera gli spazi bacheca per la cittadinanza, utili per ospitare locandine e materiale promozionale di eventi locali.
L’intervento più impegnativo è pianificato nel giardino di via Roma dove, entro la fine del progetto, previsto per l’ottobre 2024, verranno realizzati dalle maestranze dei terrazzamenti per la creazione di un’agorà dedicata a performance e attività svolte dalla cittadinanza.
Citofonare Albugnano
Il pannello totemico e il punto di book crossing in piazza Cavalier Serra, Albugnano ©Polimi DESIS Lab
Al sistema di segnaletica si aggiunge un intervento di urbanismo tattico in Piazza Cavalier Serra. La pavimentazione è stata colorata con un disegno composto da una serie di icone e colori che rappresentano gli 8 luoghi oggetto di questo sistema comunicativo per Albugnano, poi rintracciabili nel sistema diffuso di pannelli. Per far vivere al meglio la nuova area pedonale, sono stati aggiunti anche degli arredi mobili in piazza.
Urbanismo tattico
A luglio 2024, in occasione dell’evento annuale locale QUADILA Festival, sono previsti diversi eventi durante i quali sarà possibile fruire degli spazi rinnovati durante attività quali performances teatrali, incontri con la cittadinanza, e accoglienza dei visitatori.
Infine, a chiusura del progetto, si prevede un grande evento a Milano, mercoledì 23 ottobre pomeriggio, presso l’Aula Magna in Piazza Leonardo da Vinci 32. In questa occasione i ricercatori del Dipartimento di Design racconteranno il progetto dalle sue fasi iniziali nel 2020, fino al risultato finale e all’impatto raggiunto, incrociandone i risultati con gli altri 9 progetti nei luoghi remoti Europei dei Partner di progetto.
Il risultato dell'intervento di Urbanismo Tattico in Piazza Cavalier Serra, Albugnano ©Polimi DESIS Lab
Il POLIMI DESIS Lab è composto da un gruppo di ricercatrici e ricercatori che adotta un approccio strategico e sistemico al design, con un focus specifico sul design per i servizi e il design activism. Opera in contesti multiculturali e multidisciplinari, integrando diverse competenze in progetti sistemici, che richiedono contributi di service design, strategic design, user centered design, interaction design, product design, interior/spatial design, design per il territorio e lo sviluppo locale, comunicazione, economia, architettura, pianificazione e sociologia.
L’obiettivo del laboratorio è esplorare come il design possa permettere a persone, comunità, imprese e attori sociali di attivare e gestire processi di innovazione, volti a sperimentare modi di vivere e fare sostenibili e collaborativi.