La Distributed Design Platform è una piattaforma internazionale nata per essere un centro di scambio e networking per il campo emergente del Distributed Design. L’obiettivo dell’iniziativa è sviluppare e promuovere la connessione tra designer, maker e mercati digitali e locali emergenti.

A partire dal 2018, il gruppo di ricerca Polifactory, un laboratorio di ricerca del Politecnico di Milano che esplora la relazione tra design e fabbricazione analogica/digitale per promuovere una nuova cultura del fare, aderisce al network DDP per condividere i suoi progetti e talenti.

ANNO 4 | CTRL+
Exploring augmented reality for distributed design

Durante il quarto anno di collaborazione con DDP, Polifactory ha proposto l’iniziativa CTRL+ per stimolare designer e maker a esplorare il potenziale della Extended Reality (XR) per il Distributed Design. In particolare, è stato intrapreso un processo di co-creazione e prototipazione di applicazioni e strumenti in grado di abilitare pratiche innovative di augmented making nei Fab Labs e per le loro comunità di utenti e innovatori.

La distribuzione di tali prodotti è stata pensata per avvenire tramite piattaforme digitali, mentre la loro materializzazione era legata ai Fab Lab, ovvero laboratori di fabbricazione digitale creati per garantire l'accesso all'ambiente, alle competenze, ai materiali e alla tecnologia avanzata per consentire a chiunque, ovunque, di progettare.

I due progetti realizzati, attraverso una fase di sviluppo, selezione, implementazione e successiva promozione delle idee sulla piattaforma DDP mediante un evento pubblico con demo session, sono stati:

• Palpatine AR impiega la Realtà Aumentata per guidare le donne nella pratica dell’autoesame del seno. Grazie all’applicazione di un semplice marker sul reggiseno Palpatine, realizzato nel 2018 durante l’iniziativa FABCARE, Palpatine AR è in grado di tracciare i movimenti dell’utente e visualizzare animazioni di Realtà Aumentata per supportarlo nell’autoesame del seno.

• Red Shift è un sistema-dimostratore che impiega la Realtà Virtuale per aiutare gli utenti a comprendere e visualizzare principi fisici complessi e astratti. L'applicazione e il wearable analogico forniscono all’utente feedback sul suo posizionamento fisico nella realtà rispetto alla navigazione virtuale.